Ditte Individuali
Introduzione
La Ditta Individuale è quel tipo di impresa che fa riferimento a un solo titolare ( l’imprenditore ) il quale è quindi l’unico responsabile e l’unico promotore della sua iniziativa imprenditoriale: tutta l’attività ricade su di lui e sulla sua capacità lavorativa.
Quindi l'imprenditore è investito della totale responsabilità per quanto riguarda i beni o i servizi offerti con lo svolgimento della sua attività.
Requisiti
Per avviare una ditta individuale, l'imprenditore deve aprirsi una partita IVA. La procedura per sua attivazione ha una duplice attuazzione: o direttamente dal sito dell’Agenzia delle Entrate ( Modello AA9/7 ) e dopo averlo compilato lo spedisce in via telematica, oppure presentandolo direttamente a una delle sedi dell’Agenzia delle Entrate. Inoltre è necessario inviare un modulo denominato "Comunicazione Unica" a diversi enti. Entro trenta giorni dall'invio della Comunicazione Unica, bisogna iscriversi alla Camera di Commercio, in base alla categoria di appartenenza.Gli altri requisiti delle ditte individuali sono soprattutto di tipo fiscale e riguardano il pagamento di imposte come l’IVA, l’IRPEF e l’IRAP, oltre a dover versare i contributi all’INPS, e all’INAIL. Uno dei nuovi obblighi che riguarda chi decide di avviare un’impresa di tipo individuale è quello di aprire una casella di Posta Elettronica Certificata ( PEC ). Questa casella di posta è a pagamento e può essere acquistata presso un gestore autorizzato dal Registro delle Imprese.
Costi
I costi annuali che una Ditta Individuale deve affrontare sono:
- Iscrizione alla Camera di Commercio;
- L’onorario del professionista ( commercialista o ragioniere ) che si occupa della tenuta della contabilità;
- I contributi previdenziali ( versamenti all’INPS ) e il pagamento delle imposte quali Irpef e Irap ( che vengono calcolate sulla base del reddito ).
Agevolazioni
Di per sé, aprire una Ditta Individuale non comporta alcuna agevolazione fiscale, a meno che non si ottengano ricavi inferiori ai 30.000 Euro l’anno. In questo caso, si può rientrare nel cosiddetto “regime dei minimi”, che è un tipo di regime fiscale semplificato che si differenzia da quello della contabilità di tipo ordinario ed è stato pensato per agevolare gli imprenditori.
