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Jobs Act autonomi

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Ora è divenuto possibile anche per i lavoratori autonomi, godere di diritti quali maternità, malattia, gravidanza e molto altro, grazie all’introduzione del Jobs Act autonomi 2017. Vediamo insieme di cosa si tratta!

Con l’approvazione in definitiva da parte del Senato del Jobs Act Autonomi in data 10 maggio 2017, il 13 giugno 2017 è stata pubblicata, in Gazzetta Ufficiale, la Legge 135 che ne determinerà la regolamentazione ed è entrata in vigore a partire dal 14 giugno 2017. Questo provvedimento, strutturato attraverso 26 articoli e che riguarderà due milioni e mezzo di lavoratori, se da una parte si propone come scopo quello di introdurre un sistema di norme tese ad assicurare una maggiore tutela economica e sociale per i lavoratori autonomi, dall’altra vuole sviluppare all’interno dei rapporti lavorativi di subordinazione, delle modalità flessibili di esecuzione delle prestazioni lavorative, al fine di promuovere la competitività e agevolare la conciliazione dei tempi di vita e di lavoro. Con l’approvazione da parte del Senato, di questo provvedimento ( lavoratori autonomi jobs act ), oltre all’introduzione di nuove norme a tutela del lavoratore autonomo, viene introdotto nell’ordinamento italiano, il ‘lavoro agile’ o smart working. Inoltre sono ora previste delle misure di tutela in caso di ritardi di pagamento nelle transizioni commerciali e per le clausole contrattuali abusive.

Jobs Act autonomi: ma cosa si intende per lavoratore autonomo? 

Vengono definiti lavoratori autonomi tutti coloro che non possiedono una organizzazione imprenditoriale. Più precisamente secondo quanto riporta l’art. 2222 del Codice civile ‘Quando una persona si obbliga a compiere verso un corrispettivo un'opera o un servizio, con lavoro prevalentemente proprio e senza vincolo di subordinazione nei confronti del committente, si applicano le norme di questo capo, salvo che il rapporto abbia una disciplina particolare nel libro IV’.

Jobs act autonomi: Vediamo ora più nel dettaglio le principali novità che verranno apportate tramite il Jobs Act lavoratori autonomi:

-Pagamento fatture

Diventano ora abusive le clausole con le quali il committente cambia unilateralmente le condizioni del contratto e non sarà più possibile rifiutarsi di stipulare lo stesso in forma scritta. Inoltre non sarà ammissibile saldare le fatture oltre il tempo limite di 60 giorni e qualunque clausola lo preveda sarà considerata nulla. Infine nel caso in cui il lavoratore autonomo voglia tutelarsi da possibili mancati pagamenti delle proprie parcelle, può stipulare delle polizze assicurative che saranno totalmente detraibili.

-Spese corsi aggiornamento professionale e orientamento 

Sono aumentate a 10.000 euro e 5.000 euro le spese deducibili per corsi di aggiornamento professionale e orientamento. Ovvero sarà possibile dedurre integralmente le spese per master, corsi di formazione e convegni entro un tetto annuo di 10.000 euro e le spese per servizi personalizzati di certificazione delle competenze, orientamento, ricerca e sostegno all’auto-imprenditorialità entro un tetto annuo di 5.000 euro. Sono, inoltre integralmente deducibili gli oneri sostenuti per la garanzia contro il mancato pagamento delle prestazioni di lavoro autonomo fornita da forme assicurative o di solidarietà.

-Maternità

Durante la maternità sarà possibile ricevere l’indennità di maternità anche se si continua a lavorare: non scatterà più dunque l’astensione obbligatoria. Per gli iscritti alla gestione separata Inps, i congedi parentali aumenteranno da 3 a 6 mesi e dovranno essere utilizzati entro i primi tre anni di vita del bambino. Inoltre la lavoratrice/futura mamma, potrà concordarsi con il committente, per quanto concerne una sua sostituzione provvisoria con una figura di fiducia e in possesso di requisiti professionali idonei, durante il congedo di maternità. I trattamenti economici fruiti eventualmente in altra gestione o cassa di previdenza non possono superare complessivamente il limite di sei mesi.

-Atti pubblici affidati ai professionisti

Il Governo dovrà individuare, entro 12 mesi, una serie di atti pubblici che potranno essere svolti dai professionisti, rispettando sempre i principi di terzietà, tutela dei dati personali e a condizione che non sussistano situazioni di conflitto di interesse.

-Transazioni commerciali

Le regolamentazioni inerenti alla disciplina sui pagamenti nelle transazioni tra imprese e imprese P.A. ( per la pubblica amministrazione ), è stata estesa alle transazioni commerciali tra lavoratoti autonomi e imprese, lavoratori autonomi e imprese P.A. e tra i lavoratori autonomi.

-Sportello per il lavoro autonomo presso i centri per l’impiego

Un'altra novità è stata apportata per quanto riguarda i centri per l’impiego: infatti ora sarà messo a disposizione all’interno di ogni sua sede, uno sportello dedicato esclusivamente ai lavoratori autonomi, anche stipulando convenzioni non onerose con gli ordini e le associazioni professionali, come pure con le associazioni comparativamente più rappresentative sul piano nazionale dei lavoratori autonomi iscritti e non ad albi professionali.

-Tempi di riposo

Negli accordi tra impresa e lavoratore autonomo dovranno essere concordati i tempi di riposo ( il cosiddetto diritto alla disconnessione ).

-Malattia o infortunio

In caso di malattia o infortunio, se si svolge un’attività continuativa nei confronti del committente, il rapporto lavorativo non sarà necessariamente estinto. Infatti verrà sospeso per un massimo di 5 mesi. Bisogna comunque tenere presente che il committente potrà a suo piacimento, interrompere il rapporto lavorativo, andando a vanificare i propositi di tutela del provvedimento stesso. Chi a causa di un infortunio di gravità tale da dover sospendere il rapporto di collaborazione per più di 60 giorni, potrà interrompere il versamento dei contributi e dei premi assicurativi per un massimo di due anni, trascorsi i quali sarà tenuto a versare i contributi e i premi maturati durante il periodo di sospensione in un numero di rate mensili pari a tre volte i mesi di sospensione.

-Prestazioni sociali aggiuntive

Per consolidare le prestazioni di sicurezza e protezione sociale dei professionisti iscritti agli ordini/collegi, il Governo, entro 12 mesi dall’entrata in vigore della Legge, dovrà adottare uno o più decreti legislativi che vadano ad incrementare il numero delle già presenti prestazioni sociali, con l’introduzione di nuove, finanziate da apposita contribuzione. Esse dovranno quindi disporre di particolari riferimenti verso coloro che hanno subito una significativa riduzione del reddito professionale per ragioni indipendenti dalla propria volontà o che sono stati colpiti da gravi patologie.

-Indennità di disoccupazione

Per quanto concerne l’indennità di disoccupazione Dis-Coll ( prestazione di disoccupazione mensile la cui denominazione è volta a favore dei collaboratori coordinati e continuativi, anche a progetto, che abbiano perduto involontariamente la propria occupazione dal 1° gennaio al 31 dicembre 2015 ), diventerà,a partire dal primo luglio dell’anno corrente, un istituto permanente per i lavoratori con contratto co.co.co iscritti alla gestione separata Inps, non pensionati e privi di partita Iva. Inoltre a partire dal primo Luglio 2017 verrà estesa anche ai dottorandi di ricerca con borsa di studio e agli assegnisti, in relazione agli eventi di disoccupazione verificatisi a decorrere dalla stessa data. A questi ultimi gli sarà quindi dovuta un’aliquota contributiva pari allo 0.51%.

-Lavoro agile ( Smart Working )

Viene definito lavoro agile la forma contrattuale che prevede un rapporto di subordinazione lavorativa che viene svolta in parte all’interno dell’azienda, in parte all’esterno, quindi senza una postazione fissa ma sempre entro il limite massimo di durata dell’orario giornaliero e settimanale di lavoro. I compensi e le clausole dovranno essere le stesse previste per i lavoratori interni all’azienda e le spese sostenute dal datore di lavoro per lo svolgimento di un incarico, non incideranno sul reddito della partita Iva. Questa forma contrattuale, stipulata per iscritto ai fini della regolarità amministrativa, può essere sciolta unilateralmente in qualunque momento con il consenso di entrambe le parti, purché venga comunicato un preavviso: in questo caso la prestazione di lavoro ritorna alle modalità ordinarie. Inoltre viene estesa anche agli autonomi la disciplina relativa all’abuso di dipendenza economica che regola i rapporti tra le imprese e vieta al più forte di determinare nei rapporti commerciali un eccessivo squilibrio di diritti e obblighi.

-Bandi di gara

Grazie al jobs act degli autonomi i lavoratori autonomi potranno unirsi in reti, consorzi o forme associate, per concorrere ai bandi di gara per partecipare con meno vincoli all’assegnazione di appalti privati. Le amministrazioni pubbliche dunque, devono promuovere, in qualità di stazioni appaltanti, la partecipazione dei lavoratori autonomi agli appalti pubblici o ai bandi per l'assegnazione di incarichi personali di consulenza o ricerca, favorendo il loro accesso alle informazioni relative alle gare pubbliche. Per questo è riconosciuta ai professionisti, a prescindere dalla forma giuridica rivestita, la possibilità:

  • di costituire reti di esercenti la professione e di partecipare alle reti di imprese, in forma di reti miste con accesso alle relative provvidenze;
  • di costituire consorzi stabili professionali;
  • di costituire associazioni temporanee professionali.

Jobs Act autonomi - Lista della Documentazione riportata nell'articolo:

 

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