Tra le agevolazioni per la famiglia il bonus bebé ( anche conosciuto come Bonus primo figlio ) è un supporto per i nuovo nati. Il Bonus Bebè è uno degli aiuti economici più interessanti per chi è intenzionato a mettere su famiglia.
In un paese come l’Italia dove la natalità è in forte crisi, è importante porre in rilievo queste misure economiche dedicate all’aiuto delle famiglie più indigenti, certo, non è un bonus che mette al riparo da tutte le esigenze del nascituro ma da qualche parte bisogna pur cominciare.
Cos’è il bonus bebè?
Il Bonus bebè Inps consiste in un erogazione a cadenza mensile riconosciuta ai genitori naturali o adottivi di un bambino allo scopo di supportarli economicamente nella crescita del bambino. Il Bonus Bebè e corrisposto dall'INPS ed è stato confermato dalla Legge di Stabilità 2016, si riferisce ai nuovi nati o ai bambini adottati nell’arco di tempo compreso fra il 1 gennaio 2015 ed il 31 dicembre 2017.Si può presentare una domanda per ogni figlio nato in questo arco temporale
Il Bonus Bebè a chi spetta?
Possono beneficiare del suddetto Bonus famiglie 2017 i Genitori o gli Affidatari in possesso dei requisiti al momento della presentazione della domanda:
- Cittadinanza italiana, oppure di uno stato membro dell’unione europea;
- Permesso di soggiorno UE per soggiornanti di lungo periodo;
- Genitore e figlio devono essere coabitanti ed avere dimora abituale nello stesso comune;
- L’isee/DSU del nucleo familiare del richiedente non deve essere superiore ai 25.000 € l’anno.
Bonus Bebè: modalità di richiesta e di rinnovo
La domanda va presentata entro Il 90° giorno dalla nascita o dell'adozione, se i termini scadono in un giorno festivo, di diritto la scadenza si sposta al 1° giorno seguente non festivo. La domanda va presentata esclusivamente in modalità telematica scegliendo uno dei seguenti canali:
- Web: attraverso l’utilizzo del PIN dispositivo dell’ INPS accedendo alla propria area personale raggiungibile dal sito INPS seguendo il percorso Servizi per il cittadino -> Autenticazione con PIN -> Invio domande di prestazioni a sostegno del reddito -> Assegno di natalità – Bonus bebè. Si può seguire l'andamento della richiesta accedendo a Servizi per il cittadino -> Autenticazione con PIN -> Invio domande di prestazioni a sostegno del reddito -> Assegno di natalità – Bonus bebè-Consultazione domande -> Documenti correlati;
- Contact Center: chiamando il numero 803.164, gratuito da rete fissa. Per le chiamate da cellulare è attivo il numero 06/164.164 in questo caso la tariffazione a carico del chiamante;
- Patronati & Caf: in questo caso il patronato o Caf effettuerà la domanda telematica per conto del cittadino.
Bonus bebè: fatta la domanda si è conclusa la trafila burocratica?
Sfortunatamente no, ogni anno va presentato il modello ISEE/DSU che attesti che la situazione economica della famiglia non sia variata. Questo perché l’incentivo non e uguale per tutti e nel caso in cui il modello ISEE/DSU venga presentato in ritardo il Bonus Inps viene sospeso fino alla presentazione del sopracitato modello, in questo caso gli arretrati verranno corrisposti con importo invariato se la situazione non è cambiata oppure ricalcolato sulla base del nuovo valore ISEE/DSU.
Bonus Bebè Isee: Quanto vale il bonus?
Sulla base dell’indicatore ISEE/DSU ( Isee Bonus bebè ) l’importo del beneficio e diviso in 2 scaglioni:
- 960 € l’anno corrisposti in rate mensili di 80€ con un ISEE/DSU superiore a 7000€;
- 1920 € l’anno corrisposti in rate mensili di 160€ con un ISEE/DSU inferiore a 7000€.
Inps Bonus Bebè: per quanto tempo verrà corrisposto l’assegno?
Il Bonus famiglia non ha una durata infinita,dura 36 mesi dalla data di nascita del bambino e verrà corrisposto a rate mensili fino al compimento dei 3 anni oppure alla perdita di uno dei requisiti previsti per legge:
- Revoca dell’adozione;
- decadenza all'esercizio della responsabilità genitoriale;
- affidamento esclusivo del minore al genitore che non ha presentato domanda;
- affidamento del minore a terzi.
Bonus Bebè: ma i soldi percepiti fanno cumulo con il mio reddito?
Si l'Italia non è famosa per gli aiuti alle famiglie e si ha sempre la paura che con una mano danno e con tre tolgono. Fortunatamente non è questo il caso, il comma 1 dell'articolo 2 del D.P.C.M. n.82535 del 27/02/2015 richiama in maniera esplicita l'art. 1, comma 125 della legge del 23 Dicembre 2014 n.190 la quale rende chiaro che:
- non concorre alla formazione del reddito complessivo ai fini dell'irpef;
- non concorre alla verifica del reddito complessivo ai fini del riconoscimento del bonus da 80 €.
Questo Bonus infanzia non è l'unica prestazione a sostegno del reddito delle famiglie, un altro strumento è l'ANF per gli amici Assegno Nucleo Famigliare.